Suicidio

Il suicidio, inteso come il togliersi la vita non è considerato da noi come un “peccato mortale”, come citato nelle vostre religioni. E’ solo uno spreco per l’anima che terminato in modo anomalo la sua vita sulla terra, dovrà passare un periodo di transizione un po’ più lungo per poi ricominciare da dove aveva lasciato.
I turbamenti, le ansie e i problemi che potrebbero aver causato tale gesto, dovrà riaffrontarli nuovamente perché decise di sospendere in anticipo tale esperienza, senza completarla.
Con le nuove energie e frequenze però, tali problemi verranno accantonati e non più rivissuti, perchè il 1° ciclo oramai è terminato. Adesso le anime hanno altre priorità e quello che voi chiamate Karma faceva parte del 1° ciclo. Ora siete entrati nel 2° ciclo, quello dell’evoluzione e poi vi sarà il 3° ciclo, quello della creazione e unione con Dio.
Suicidarsi non è un peccato come lo intendete voi, ma è un “peccato” per l’anima inteso nel senso della frase: “peccato” ho perso tempo e ho rinunciato, dovrò nuovamente tornarci sopra. “Peccato” ho rallentato il mio percorso, dovrò ritornarci sopra.
Il numero dei suicidi in questi anni è aumentato, ma sono suicidi diversi. Spinti dalla violenza della vecchia energia e impauriti da quella nuova, si sono lasciati travolgere dalla situazione e persi nelle loro scelte hanno deciso di bloccare e fermare in anticipo la loro esistenza. La differenza è sottile per voi, ma c’è e dalla nostra prospettiva è colossale.