Religione vs Spiritualità

Siamo abituati da cosi’ tanto tempo ad avere nelle nostre vite le religioni organizzate da darle per scontate. Ancora oggi la maggior parte di noi le considera l’unico mezzo possibile per entrare in contatto con la divinità , con la sorgente del tutto. I culti hanno lavorato sodo per ottenere questo potere sulla popolazione, lo tengono stretto e per millenni ha garantito loro influenza, beni materiali e potere temporale.
Tutto questo sta cambiando. Sono sempre più le persone che si rendono conto della differenza tra religione e spiritualità .
Non c’e’ bisogno di sacre scritture o di preti per comprendere la sorgente creatrice. Non abbiamo bisogno di templi, chiese o moschee per incontrare Dio. Ciò che era nato come un aiuto per toccare e raggiungere la divinità è diventato qualcosa di profondamente diverso e fuorviante.
Ognuno di noi è parte di Dio, e dentro di noi abbiamo quel collegamento diretto che ci permette di entrare in contatto e di fonderci con la sorgente ogni volta che vogliamo. E’ la spiritualità personale che ci permette di farlo, una volta coltivata e lasciata libera di esprimersi senza dogmi, pregiudizi o regole.
Le religioni organizzate sono nate dall’ignoranza, in tempi e da persone che non si rendevano conto di ciò che erano e che si sentivano sperdute davanti all’universo, davanti all’infinito. In queste situazioni singoli individui con una forza particolare hanno messo insieme gruppi di individui in grado di guidare e consolare le masse, e il tempo ha fatto il resto nel creare tali organizzazioni e nel dar loro la forma che ben conosciamo.
Oggi il mondo sta uscendo dall’ignoranza ed è sempre più illuminato dalla conoscenza. Questa conoscenza ci permette di sciogliere le nostre paure e insicurezze, e ci consente di guardare dentro di noi con maggiore fiducia e lucidità .
La nostra spiritualità personale è la via per tornare a collegarci con l’universo, con Dio, con la nostra sorgente. La spiritualità personale non è in contrapposizione con la religione, ne è semplicemente una visione più critica e consapevole. Chi desidera continuare a seguire i riti e le comunità religiose non commette uno sbaglio: l’importante è che dentro di sé non si faccia sviare da dogmi e precetti che nulla hanno a che fare con lo spirito e che sono stati studiati solo per controllare le masse. La spiritualità riesce a discriminare questi aspetti da quelli puramente spirituali come l’amore, il rispetto, la misericordia, la condivisione, la ricerca di se stessi.
Non si acquista conoscenza scambiando cecità con altra cecità . Le religioni offrono, ognuna a suo modo, importanti concetti spirituali. Curiosamente, essi sono proprio quella manciata di concetti che le accomuna tutte tra loro. La spiritualità personale è l’accettazione e la consapevolezza di tali concetti, e l’applicazione quotidiana di essi nella nostra vita.
La religione è semplicemente un mezzo, la spiritualità è un percorso che dura tutta la nostra vita.