Metti sempre a giudizio la conoscenza con cui vieni a contatto…

…e cerca di capire se e’ vera, o se la senti vera, o no.
Al giorno d’oggi abbiamo una fortuna incredibile: la conoscenza è molto, molto più a portata di mano e di tutti di quanto sia stata in tutta la nostra storia documentata. Chiunque di noi può accedere ad una tale mole di informazioni al punto che, paradossalmente, il problema è diventato quello di riuscire a discriminare tutta questa conoscenza cercando di capire cosa è effettivamente vero e valido e cosa invece non lo è.
Un facile accesso alla conoscenza non implica purtroppo una conseguente facilità di diffusione della stessa. In questi tempi le informazioni sono a disposizione di tutti, eppure la percentuale di persone che legge e si documenta è incredibilmente bassa. La diffusione della conoscenza tramite altri canali più multimediali è fortunamente possibile e in questo modo anche chi non ama i libri può documentarsi e imparare.
Accedere alla conoscenza non è più una sfida o una missione, ma una scelta da compiere. Con un tale surplus di informazioni a disposizione, molti possono sentirsi intimiditi e rifiutarsi di collegarsi ad essa.
Dobbiamo ricordare che noi stessi siamo padroni della nostra vita e del nostro tempo. Non dobbiamo sentirci costretti a imparare e a conoscere cose nuove, nonostante ciò che ci è stato insegnato a credere. Possiamo raccogliere la conoscenza dove vogliamo, quando vogliamo, come vogliamo. Dobbiamo partire prima di tutto con le cose che ci appassionano, o che ci incuriosiscono. Non bisognerebbe mai cercare la conoscenza “perché si deve”. Man mano che soddisferemo le nostre curiosità ne arriveranno di nuove, e il nostro bagaglio conoscitivo si allargherà giorno dopo giorno, perché siamo noi a volerlo.
La prima barriera da superare è la volontà di accedere alla conoscenza.
Una volta superata ci troviamo nel mare dell’offerta di informazioni, le quali non sono tutte veritiere o adatte a noi.
Soprattutto nelle materie spirituali e filosofiche ci si trova spesso a considerare le informazioni e le conoscenze tramandate da persone che sono riuscite a darne solo visioni parziali e personali. Bisogna sempre cercare di accedere alla conoscenza in maniera critica, evitando di bere come acqua fresca tutte le nozioni che ci vengono passate, non importa con quanta convinzione e forza siano veicolate.
Il fatto di non conoscere qualcosa non ci mette nel dovere di assorbire ciecamente le informazioni che esperti o meno esperti ci riversano addosso. Siate sempre coscienti che tali persone sono soprattutto persone, le quali hanno una percezione delle cose viziata dal loro essere umani e da eventuali pregiudizi, desideri, emozioni o culture che possono averli portati a vedere solo un aspetto dei tanti, o solo una parte del tutto.
Esplorate, apprendete ciò che vi incuriosisce o che vi piace, non abbiate paura di cercare la conoscenza. Ma esaminate con cura ogni informazione, cercatene il significato dentro di voi, e chiedetevi col cuore e col vostro io profondo se la sentite giusta e corretta. A volte dei concetti perfettamente logici non corrispondono alla verità se questa è relativa a sentimenti, emozioni o dimensioni sottili della spiritualità . A volte un concetto è vero in senso generale, ma non vuol dire che voi dobbiate applicarlo per forza di cose alla vostra vita. Siate critici, senza animosità e senza cinismo, ma solo con l’intento di estrarre veri significati da ciò che apprendete. Ciò che non sentite giusto o adatto a voi lasciatelo dove si trova. Potrete riprenderlo più avanti nella vostra vita per riesaminarlo, oppure potrà servire a qualcun altro.